Domenica 15 Aprile 2012
VISITA GUIDATA A BRESCIA E PROVINCIA

VISITA GUIDATA CIMITERO MONUMENTALE VANTINIANO - GRATIS PER I SOCI !!!

PASSEGGIATA TRA LA SCULTURA ROMANTICA REALIZZATA DALL’800 AI GIORNI NOSTRI. Visita al Vantiniano, il capolavoro e il sogno di Rodolfo Vantini: una città di uguali anche nell’aldilà

                            


 

SI RACCOMANDA LA PRENOTAZIONE

 

ritrovo DOMENICA 15 APRILE dalle ore 14,30 presso il cimitero Vantiniano

- inizio visita guidata ore 15:00 - termine verso le ore 18:00 circa

 

Prezzo soci e Prezzo non soci:
SOCI DON CHISCIOTTE E MINORI DI ANNI 18:   GRATIS!!!
                           

NON SOCI DON CHISCIOTTE:  10 Euro (tessera annuale)

I MINORI DI ANNI 18: si tesserano gratuitamente


per informazioni, prenotazioni, tesseramento e pagamento iniziative:

di persona:     tutti i giovedì dalla 19:00 alle 20:00 presso la biblioteca di Roncadelle, in Via Roma 50

per telefono:   333 6880720

per email:       donchisciotte@ilronzinante.it


per pagamento tessera ed iniziative tramite bonifico bancario, ecco i dati del nostro Conto Corrente:
BANCA PROSSIMA

IBAN : IT91P0335901600100000011636
Intestazione: Associazione Don Chisciotte

 


 Il Cimitero Monumentale di Brescia o Vantiniano è il grande cimitero del comune lombardo. Realizzato sul campo santo del 1813, fu l'opera prima di Rodolfo Vantini. Le leggi napoleoniche che vietano le sepolture dentro le città obbligano a Brescia l’inumazione dei defunti in un grande campo fuori porta San Giovanni, (verso porta Milano) ora via Milano,un campo chiuso da un semplice muro e con una gran croce piantata nel mezzo. Qui le tombe vennero allestite sommariamente cosicché si decise di costruire prima una chiesa, il canonico Barbera farà erigere una chiesa al posto della croce centrale originaria. L'incarico viene conferito nel 1815 all'architetto Rodolfo Vantini, allora giovanissimo, che, affascinato dall'idea, studia addirittura una città dei morti, una città monumentale, un grande insieme di portici e gallerie con una cappella centrale e una torre con un faro, da scorgere a distanza. È un'opera di grandissima importanza poiché fu il primo cimitero monumentale italiano, prototipo di tutti i cimiteri neoclassici dell'800. L'opera impegnò il suo ideatore per tutta la vita. Il Vantini vi si dedica con tanta passione da farne una ragione di vita, creò un capolavoro. Ancor oggi il nome Vantiniano è in suo onore. E' uno dei cimiteri monumentali più belli presenti in Italia e nel resto del mondo. In fondo al viale principale con ai lati cipressi, si trova la cappella dedicata a San Michele, a pianta circolare con un pronao retto da quattro colonne doriche scanalate e una cupola ricoperta di marmoree squame; all’interno tredici busti in marmo dei santi bresciani e la statua dell'arcangelo Michele. All'ingresso, con a lato due grandi leoni in pietra, si erge il gruppo delle donne piangenti, opera di Democrito Gandolfi del 1831. Dai fianchi della cappella due lunghi portici architravati scanditi da solenni colonne e interrotti da piccole edicole che permettono l'accesso al campo interno. In asse con la chiesa, all'interno del campo, si trova la grande torre-faro alta 60 metri; una colonna dorica scanalata con alla base un porticato circolare, in cima una lanterna terminata nel 1864. Ospita la statua di Rodolfo Vantini, realizzata dallo scultore Giovanni Seleroni. Una torre identica è a Berlino sul grande viale del 17 luglio che conduce alla porta di Brandeburgo. L'architetto tedesco Heinrich Strack, che porrà poi in cima alla Colonna della Vittoria la dorata Siegessäule, inaugurata dal Kaiser Guglielmo I di Germania il 2 settembre 1873, anniversario della vittoria di Sedan sui Francesi, confessò infatti di essere rimasto colpito dal capolavoro del Vantini e di non aver saputo creare nulla di più bello. In asse con la cappella e la torre si trova un mausoleo, che si erge verso l'alto con tetto piramidale, dedicato a don Battista Bossini. Attorno al corpo centrale del Vantini il cimitero è ampliato poi da altre gallerie, rispettose dello stile originario. Le due palazzine all'ingresso, costruite da Luigi Donegani nel 1844 sono per molti anni i caselli doganali di porta Milano. Rodolfo Vantini muore nel 1856, dieci anni prima della fine dei lavori. Tra le tante tombe monumentali, vi è quella del generale maggiore austriaco Giovanni Nugent, ferito a morte durante le Dieci giornate di Brescia “in difesa del trono e dell'ordine pubblico…Oltre al rogo non vive ira nemica”. La tomba di Giuseppe Zanardelli all'interno del campo principale. Di fronte al monumento eretto ai caduti per la Patria, è presente la tomba di Tito Speri, a breve distanza le lapidi, di colore nero, che ricordano la strage di Piazza Loggia e altre che ricordano i morti durante il regime fascista.

 


 

 


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