Sabato 18 Febbraio 2012
VISITA GUIDATA A BRESCIA E PROVINCIA

I LUOGHI DEL POTERE E DELLA CULTURA NEI SECOLI: BIBLIOTECA QUERINIANA, PALAZZO LOGGIA E BROLETTO

 

Biblioteca Queriniana

La biblioteca prende il nome dal vescovo Angelo Maria Querini che, tra il 1746 ed il 1749, la fece erigere nel complesso del Palazzo Vescovile di Brescia, affidandone il progetto all'architetto Giovanni Battista Marchetti, e le donò circa 1500 volumi della sua collezione privata.

 

Nel 1750 la biblioteca fu aperta al pubblico e nel 1797 viene dichiarata Biblioteca nazionale della Repubblica Cisalpina, arricchendosi in seguito di fondi provenienti da conventi e monasteri soppressi in età napoleonica.

 

Nel XX secolo sono confluiti in questa biblioteca numerosi lasciti e librerie private, tra queste quelle dei Martinengo da Barco, Lechi, Zanardelli, Di Rosa, Alessandro Sina e Paolo Guerrini.

 

Il 13 luglio 1944 a seguito di un bombardamento la struttura viene danneggiata. Essa è stata recentemente sottoposta a ristrutturazione per renderla più funzionale ai nuovi compiti imposti ad una biblioteca moderna. Le raccolte sono custodite nei depositi chiusi al pubblico, dove si trovano circa 11 km di scaffalature.

 

Alla biblioteca Queriniana spetta per legge il deposito del terzo esemplare di ogni pubblicazione stampata od edita nella provincia di Brescia.

 

La biblioteca possiede una sezione storica dedicata al Risorgimento, una sezione artistica e una di studi locali.

 

Ad oggi il suo patrimonio consta di oltre 500.000 opere, archiviate in modalità OPAC.

 

Dal 2001, nella sede staccata presso il broletto, esiste anche una mediateca.

 

Palazzo della Loggia

Palazzo della Loggia, o più semplicemente la Loggia, è un palazzo rinascimentale sito nell'omonima piazza, oggi sede della giunta comunale di Brescia.

Progettato nel 1484 quando le autorità cittadine decisero di donare alla cittadinanza un nuovo palazzo che fosse espressione grandiosa del "buon governo", sostituendo così la loggia originaria, aumentando così la monumentalità di piazza della Loggia, che stava sorgendo in quegl'anni. La funzione del palazzo, durante la dominazione veneziana su Brescia, era quella di ospitare le udienze del podestà veneziano, il Consiglio Cittadino e il Collegio dei Notai, a dimostrazione della centralità che questo edificio ha da sempre rivestito nella vita cittadina; sia dal punto di vista geografico, che politico.
Il primo progetto venne presentato da Tommaso Formentone, architetto bresciano al quale è dedicato un largo cittadino, del modello in legno, anche se si pensa, senza però trovare riscontri storici, che il primo a pensare la realizzazione del palazzo fu l'architetto Donato Bramante. Il progetto di Formentone precedeva la realizzazione di un palazzo interamente in legno, opinione che venne subito abbandonata, optando per una schiera di lapicidi veneziani e lombardi e alla pietra bianca di Botticino.

La prima pietra venne posata nel 1492, e venne ultimato nel 1574 dopo numerosi interventi da parte degli architetti più famosi dell'epoca quali Jacopo Sansovino e Andrea Palladio, e il bresciano Lodovico Beretta. A quest'ultimo si deve la trasformazione delle grosse finestre poste al secondo piano, che passarono da essere trifore, come tutte le costruzione dell'epoca veneziana, a rettangolari.

Broletto

Il Palazzo Broletto, sede medioevale delle signorie regnanti sulla città, oggi sede dell'amministrazione provinciale, è situato tra Via Mazzini e Piazza Paolo VI a Brescia.

L'origine del nome deriva dal fatto che il terreno su cui ora è edificato il palazzo era originariamente un orto-giardino, detto "brolo", da cui poi la dicitura "Broletto".


Il complesso di edifici che compongono il palazzo si articola su due corti, una vasta e una un poco più piccola, più recente. Il tutto è il risultato di successive stratificazioni architettoniche. Le prime informazioni di un insediamento di tipo direzionale e amministrativo nella zona risalgono al 1187-89, quando i "liberi homines" del comune, gli amministratori della città prima dell'avvento delle signorie, stabiliscono la costruzione di un palazzo in legno affiancato da un'alta torre in pietra, la Torre del Popolo o del Pegol, vicino alla cattedrale di San Pietro de Dom (oggi sostituita dal Duomo Nuovo.

Fra il 1223 e il 1227 il palazzo viene riedificato in pietra e di dimensioni maggiori, incorporando alcuni edifici quali la Torre Poncarali, la cui base bugnata è ancora oggi visibile sull'attuale Via Querini. Si tratta del Palatium Novum Maius, sede del Podestà e del Consiglio Generale: è oggi l'ala sud del complesso, con facciata rivolta a ovest, sulla piazza. Rivolta alla piazza è anche l'originaria Loggia delle Grida, costruita in questo periodo. Il grande Salone del Consiglio era decorato, come consuetudine, da vari affreschi oggi parzialmente conservati nel sottotetto. Il lato ovest, sulla piazza, viene negli anni seguenti completato con una nuova ala, il Palatium Novum Minus, con portico gotico ad archi acuti, mentre il lato nord viene chiuso con una muraglia.

Tra il 1295 e il 1298 Berardo Maggi, Vescovo di Brescia e primo signore della città, fa elevare l'ala ovest lungo la piazza per ricavare un nuovo salone e amplia l'intero complesso a nord, fino all'attuale Via Musei, demolendo il monastero dei Santi Cosma e Damiano e la chiesa di Sant'Agostino, poi ricostruita nel Quattrocento con facciata goticheggiante. Durante la dominazione Viscontea del Trecento si hanno ulteriori rimaneggiamenti, mentre nel Quattrocento Pandolfo III Malatesta fa erigere il portico con volte a crociera, oggi nella corte nord. Nel 1414 Gentile da Fabriano è chiamato per decorare la cappella palatina di San Giorgio: la sua opera fu purtroppo cancellata nel XVII secolo, ma alcuni significativi lacerti furono ritrovati negli anni '80 del '900 in un sottotetto.

Durante l'età veneta, nel Cinquecento, il Palatium Novum Maius viene diviso su più piani per creare nuovi locali adatti ad ospitare le magistrature e viene realizzato lo scalone nel lato est. Nel 1626 il Podestà Andrea Da Lezze divide il piazzale centrale in due con l'inserimento di un portico trasversale a sette arcate sormontato da una loggia. Ê invece del 1803 la scala elicoidale in gusto neoclassico sotto l'androne del portico nord, opera di Leopoldo Pollack. L'ultimo intervento significativo si ha nel 1902, quando fu fedelmente ricostruita la Loggia delle Grida demolita dai rivoluzionari a metà Ottocento poiché simbolo del potere.



 

SI RACCOMANDA LA PRENOTAZIONE

 

ritrovo SABATO 18 FEBBRAIO dalle ore 09,00 in Piazza Loggia

- inizio visita guidata ore 09:30 - termine verso le ore 12:30 circa

 

Prezzo soci e Prezzo non soci:
SOCI DON CHISCIOTTE E MINORI DI ANNI 18:         5
EURO

            

NON SOCI DON CHISCIOTTE:  in aggiunta faranno tessera annuale (10 Euro)

I MINORI DI ANNI 18: in aggiunta si tesserano gratuitamente



 

 

 

per informazioni, prenotazioni, tesseramento e pagamento iniziative:

di persona:     tutti i giovedì dalla 19:00 alle 20:00 presso la biblioteca di Roncadelle, in Via Roma 50

per telefono:   333 6880720

per email:       donchisciotte@ilronzinante.it


per pagamento tessera ed iniziative tramite bonifico bancario, ecco i dati del nostro Conto Corrente:
BANCA PROSSIMA

IBAN : IT91P0335901600100000011636
Intestazione: Associazione Don Chisciotte

 


 

 


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